“750 euro di multa a chi ha la tv”, dovete pagarli e zitti | Il Governo ormai ha deciso

multa sulla tv - Fonte-Pixabay-geralt-adginforma.it
Nelle scorse ore è saltata fuori l’amara notizia per gli appassionati del piccolo schermo, in arrivo una multa a chi ha la tv.
Centinaia di euro destinati a sparire dal conto corrente bancario per via dell’ultima scelta del Governo.
La decisione irrevocabile dello Stato italiano peserà tantissimo sulle tasche dei contribuenti.
Scopriamo che cosa sta accadendo e perché si prevedono proteste pubbliche in piazza e scioperi da parte della cittadinanza.
Ti conviene mettere il telecomando in cantina se non vuoi essere costretto a sborsare fior di quattrini per via della nuova multa, appena introdotta.
Multa a chi ha la tv, altre spese in arrivo per via della decisione irrevocabile del Governo italiano
Gli italiani pagano, da decenni ormai, una tassa che viene applicata a chiunque sia in possesso di un televisore o abbia un’utenza domestica di fornitura di energia elettrica intestata. Si tratta del Canone Rai, un imposta nata a partire dagli anni ’30, con il Decreto Regio numero 246, convertito in Legge il 4 giugno 1938. Da allora la Legge n. 880 ha messo nero su bianco l’obbligo di versare una tassa sul possesso di apparecchi atti a ricevere onde radio televisive.
Il Canone Rai esiste ancora oggi e dunque è tuttora in vigore l’imposta obbligatoria, che viene corrisposta assieme alla bolletta della luce da parte di tutti gli italiani, fatta eccezione di coloro che hanno diritto all’esenzione. Come se non bastasse, ora è arrivata una nuova spesa per il piccolo schermo. Scopriamo di che cosa si tratta.

La nuova e inaspettata tassa per i contribuenti del Bel Paese
La multa sul possesso di tv che tanto sta facendo discutere i cittadini preoccupa una parte degli utenti. Si tratta di coloro che hanno aggirato l’obbligo di pagamento delle piattaforme private on demand. Dunque questa volta non è il Canone Rai a pesare sulle tasche degli italiani. La nuova spesa si renderà necessaria in ragione della diffusione del fenomeno dell’IPTV, cioè l’Internet Protocol Television, che si è diffuso tantissimo negli ultimi anni. Si tratta di un modo non legale di accedere ai cataloghi delle pay tv senza sottoscrivere il tradizionale abbonamento ma iscrivendosi a piattaforme non ufficiali.
Come si legge sul sito web www.temporeale.info, le autorità, al fine di punire chi commette crimini legati alla pirateria commineranno multe pari a 750 euro a coloro che si sono abbonati a servizi IPTV illegali. Inoltre, la sanzione potrà raggiungere i 1500 euro, se si verrà sorpresi a commettere l’infrazione per la seconda volta.