ULTIM’ORA – Noto marchio di scarpe costretto a chiudere i battenti, 13 milioni di perdite in un solo giorno | Non le compreremo mai più

Caos per il noto marchio di scarpe (Fonte: Canva) - www.adginforma.it
Crisi senza precedenti per il noto marchio di scarpe, il quale ha visto una perdita di 13 miliardi in pochi giorni. Veramente rischia la chiusura?
Ci sono marchi storici di scarpe e abbigliamento vario che sono in attività da decenni e in molti pensavano che sarebbero durati per sempre. Anche perché rappresentano una parte importante della storia, un cambiamento significativo.
Sappiamo bene come svariati decenni siano stati caratterizzati da particolari look e accessori vari, che ancora oggi ne rendono immediatamente riconoscibili per esempio gli intramontabili anni 80 e 90. Molti dettagli tra l’altro, magari adattati ai nostri giorni, sono tornati di moda.
Il noto marchio di scarpe che sta vivendo questa forte crisi è uno di quelli, la cui perdita di 13 miliardi in pochi giorni, fa tremare gli utilizzatori più assidui. Veramente rischia la chiusura da un momento all’altro?
La crisi del noto marchio
La crisi del noto marchio di cui stiamo leggendo, pare essere soltanto la punta di un iceberg, in quanto l’introduzione dei dazi da parte di Donald Trump, potrebbe avere un effetto domino notevole per produzione e mercati. Come leggiamo da money.it, l’amministrazione di Trump ha definito questa mossa come parte di un piano strategico che a detta loro, servirà a riequilibrare i rapporti commerciali con il settore estero. Diversi analisti però hanno definito questo momento come “potenzialmente disastroso”, soprattutto per quei giganti globali che hanno il cuore della produzione nei paesi asiatici, ai quali sono stati applicate tariffe di esportazione molto elevate.
È difficile capire come finirà questa storia, visto che comunque l’aumento dei costi potrebbe portare i cittadini a non acquistare più determinati prodotti, così come potrebbe costringere le produzioni estere a recidere i contratti con diverse potenze globali, costrette a ridimensionare tutto il loro operato, portando velocemente la produzione negli Stati Uniti o nei paesi di appartenenza, anche se, come leggiamo nell’articolo le infrastrutture non sarebbero pronte ad accogliere questo cambiamento nel giro di poco, anche perché i costi sarebbero troppo elevati e i tempi di adattamento del mercato troppo lunghi, compromettendone la resilienza.

Il noto marchio di scarpe in profonda crisi
Come riportano da money.it, il noto marchio di scarpe statunitense è uno tra i primi che sta subendo l’introduzione dei dazi di Donald Trump, perdendo 13 miliardi di dollari di valore di mercato in pochi giorni. Parliamo di uno dei brand statunitensi più importanti della storia, cioè Nike, i cui prodotti sportivi hanno vestito molti tra i più grandi campioni sportivi. Il modello di produzione di Nike e di altri brand del settore sportivo e di moda in generale, si basa su fornitori e stabilimenti situati prevalentemente in Asia, infatti, il 95% delle scarpe marchiate con il simbolo del boomerang vengono prodotte in Vietnam, Cina e Indonesia.
Nike e tutti gli altri stanno quindi vivendo un periodo di crisi, non si sa quindi se il noto marchio possa chiudere o meno i battenti dopo decenni di produzione, quel che è certo è che: “Il futuro di Nike dipenderà dalla sua capacità di adattarsi rapidamente”, alla situazione attuale, ottimizzando la catena di fornitura, cercando di contenerne i costi e diversificando i mercati di produzione per riconquistare la clientela.