IMU: gli italiani possono festeggiare, la riforma lo riduce del 50% | Questo è il momento di comprare la seconda casa

IMU casa (canva) Adginforma.it
Una riforma promette di dimezzare l’IMU nel 2025, ma il beneficio non è per tutti. Scopri chi può davvero festeggiare.
Comprare una seconda casa nel 2025 potrebbe sembrare una mossa più furba che mai: secondo quanto si legge, l’IMU verrà ridotta del 50%. Un titolo che fa sognare risparmi consistenti e nuove possibilità immobiliari, ma che nasconde qualche dettaglio in più.
La notizia ha già acceso l’interesse di proprietari e potenziali acquirenti, molti dei quali si chiedono se davvero questa agevolazione sia vantaggiosa. E la risposta, come spesso accade in materia fiscale, è: dipende.
La riduzione dell’IMU è reale. Si tratta infatti di un beneficio già esistente che verrà mantenuto anche per il 2025. Un bonus dedicato ai proprietari, si tratta di un aiuto sostanzioso economico importante.
Tuttavia, per usufruire di questa agevolazione servono dei requisiti specifici, ecco quali sono.
Come funziona davvero la riduzione dell’IMU
La norma prevede che, se un immobile non di lusso (cioè non appartenente alle categorie catastali A/1, A/8, A/9) viene concesso in comodato gratuito a un parente di primo grado, quindi a un genitore o a un figlio, e se quest’ultimo lo utilizza come abitazione principale, l’IMU viene calcolata su una base imponibile ridotta del 50%.
Il contratto deve essere regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate, e il proprietario (comodante) deve risiedere nello stesso Comune dell’immobile concesso. Inoltre, deve possedere solo un altro immobile, adibito a prima casa. In assenza di uno solo di questi elementi, l’agevolazione non si applica.

La verità: lo sconto non è per tutti, ecco chi può usufruirne
Nonostante la notizia sia allettante, bisogna sapere che la riduzione IMU del 50% non si applica a tutti. Chi acquista una seconda casa senza l’intenzione di concederla in comodato gratuito a un parente stretto non ha diritto a nessun beneficio fiscale. Nessuno sconto, nessun dimezzamento dell’imposta. Anzi, in molti casi l’IMU resterà pienamente dovuta, specie se si tratta di abitazioni di lusso, se il contratto non è registrato o se non si rispettano le condizioni sulla residenza.
In sostanza, la misura non rappresenta una nuova apertura per tutti i proprietari, ma conferma un’agevolazione limitata e condizionata. Prima di fare acquisti impulsivi o cedere a facili entusiasmi, è quindi fondamentale leggere bene la normativa e valutare caso per caso se si rientra nei criteri previsti. Un vantaggio, lo è sicuramente per chi possiede i requisiti richiesti. Questo perché la tassa sugli immobili di proprietà di dimezza, quindi un grande risparmio per i proprietari dell’appartamento.