Allarme VESTITI, provocano irritazione e prurito, devi buttarli via subito | Centinaia le segnalazioni arrivate

Abiti primaverili (Canva) Adginforma.it
Attenzione al cambio stagione, vestiti apparentemente innocui possono scatenare fastidiose reazioni cutanee.
Con l’arrivo della primavera, il rituale del cambio stagione prende forma in migliaia di case.
Si spalancano armadi, si sollevano coperchi di scatoloni, si liberano pile di maglioni e si rispolverano abiti più leggeri.
Un gesto comune, apparentemente innocuo, che però sta facendo suonare un campanello d’allarme.
Sempre più persone segnalano pruriti improvvisi, irritazioni della pelle, arrossamenti misteriosi dopo aver indossato i vestiti del cambio stagione.
Sembra un semplice prurito, ma potrebbe essere molto di più
Durante i mesi in cui i vestiti riposano in armadi, cantina, soffitta o dentro scatole ben sigillate, si crea un microclima perfetto per ospiti indesiderati. La polvere si deposita sui tessuti, gli acari della polvere proliferano silenziosamente, e l’umidità può favorire la comparsa di muffe invisibili. Quando indossiamo di nuovo quegli abiti, la nostra pelle potrebbe reagire in modo violento: prurito, dermatiti, eritemi o piccoli sfoghi.
Anche chi non ha mai avuto problemi cutanei può improvvisamente avvertire fastidi, proprio perché la pelle viene a contatto con residui o microrganismi accumulati nel tempo. In realtà, non è necessario buttare via tutto: bastano accorgimenti semplici ma fondamentali. Prima di riporre i vestiti a fine stagione, assicurati che siano puliti e completamente asciutti. Quando li riprendi, lavali sempre prima di indossarli, anche se sembrano immacolati. E se li hai conservati in ambienti umidi, verifica la presenza di macchie di muffa o odori strani.

Occhio ai tessuti dei vestiti che irritano di più
Non è solo questione di polvere e acari. Anche i materiali che indossiamo giocano un ruolo fondamentale nel benessere della nostra pelle.
Con l’arrivo del caldo, molte persone passano a capi leggeri, spesso realizzati con tessuti sintetici come poliestere, nylon o acrilico.
Questi materiali, seppur comodi e pratici, non lasciano respirare la pelle. Intrappolano sudore e umidità, creando il terreno perfetto per funghi, batteri e irritazioni. Inoltre, i coloranti e i trattamenti chimici presenti nei tessuti sintetici possono scatenare vere e proprie reazioni allergiche da contatto.
Il consiglio è chiaro: preferisci cotone, lino o fibre naturali, soprattutto se hai la pelle sensibile. Lava sempre i capi nuovi prima di indossarli, per eliminare residui chimici della produzione. E se un tessuto ti provoca prurito anche dopo il lavaggio, non esitare: donalo o smaltiscilo, la tua pelle ti ringrazierà. Non sottovalutare le problematiche legate all’abbigliamento, in quanto un semplice arrossamento potrebbe nascondere problemi più grandi o allergie che potrebbero diventare pericolose per la salute.