SUPERMERCATI con gli scaffali vuoti, non possono più venderlo: la nuova legge lo ha tolto dal commercio, è PERICOLOSO | Non lo useremo più

scaffali dei supermercati vuoti-Fonte-Pixabay-Alexandra_Koch-Adginforma.it
Nelle scorse ore è arrivata la conferma: è stato ritirato da tuti i supermercati il prodotto ritenuto pericoloso per salute.
Purtroppo non c’è stato nulla da fare: ecco il comunicato ufficiale del richiamo.
Gli scaffali dei punti vendita ora resteranno completamente vuoti. Scopri subito di che cosa si tratta.
Fai attenzione a non consumarlo perché il nuovo decreto del Governo è chiarissimo. Non correre rischi.
Non ignorare il divieto o potresti ritrovarti nei guai per aver infranto la Legge.
Supermercati svuotati, ritirato il prodotto potenzialmente pericoloso
I supermercati italiani, o per meglio dire, alcuni punti vendita sono appena stati svuotati. Per fortuna questa volta non si tratta di una delle scene apocalittiche, a cui siamo stati abituati durante la pandemia da Covid-a9, né di altri virus potenzialmente letali ma della conseguenza di un nuovo decreto ministeriale. Il decreto di cui parliamo ha di fatti dichiarato ufficialmente pericoloso un prodotto molto diffuso lungo lo stivale.
Si tratta di qualcosa che adesso è stato vietato e che dunque non troveremo mai più in vendita, nonostante negli scorsi anni, siano apparsi tantissimi store dedicati proprio al commercio esclusivo di questa referenza. Sono davvero tante le aziende connesse al prodotto finito sotto i riflettori. Scopri che cos’è e informati prima di correre dei rischi legati al divieto. Non ti conviene infrangere la Legge.

Il decreto Legge sicurezza e le sue conseguenze
Il decreto ministeriale di cui parliamo è il cosiddetto Decreto Sicurezza che ha vietato la vendita della cannabis light. Il nuovo decreto, apparso sulla Gazzetta Ufficiale in data 11 aprile 2025, serve a modificare la Legge 242/2016, che, fino a oggi, ha permesso proprio la stessa coltivazione e la vendita di cannabis light per scopi industriali. Tra questi rientrano anche quelli alimentare e cosmetici, tessili ed edilizi, come si legge tra le news pubblicate negli ultimi giorni da parte della redazione del sito web www.lavocediasti.it. Il decreto si traduce nel nuovo divieto di coltivare e commercializzare i prodotti che contengono lo 0,2% massimo di THC.
Quella che per chi si oppone all’uso e alla legalizzazione della cannabis può apparire come una buona notizia, è una novità avvilente per gli addetti al lavori. Sono tante infatti le realtà aziendali e professionali che hanno fatto della cannabis leggera, ovvero quella che si ricava dalle infiorescenze femminili di una qualità precisa di canapa il loro core business. Ora aziende agricole, negozi fisici e store on line di CBD e produttori di canapa tessile saranno costretti a chiudere i battenti.