Conclave: come funziona l’elezione del nuovo Papa e chi sono i cardinali favoriti

Bergoglio (instagram governatorato_scv) - adginforma.it
A seguito della dipartita di Papa Francesco, i cardinali si riuniranno in conclave per eleggere il prossimo pontefice.
Era il 13 marzo del 2013 e Bergoglio veniva eletto Papa presentandosi al mondo intero con la sua frase più iconica: “Fratelli e sorelle, buonasera”.
Ieri, lunedì 21 aprile, il Papa è morto a 88 anni dopo aver partecipato poche ore prima alla sua ultima messa di Pasqua in piazza San Pietro.
Adesso che Bergoglio è tornato alla casa del Padre, il Conclave deve riunirsi per poter eleggere il nuovo Papa.
Le riunioni, però, non si terranno prima di quindici giorni per dare modo a tutti i cardinali del mondo di raggiungere Roma.
Conclave, come funziona
La parola conclave deriva dal latino ‘cum clave’, vale a dire ‘con la chiave’ o ‘sottochiave’, e infatti le riunioni e le elezioni avvengono nella più totale riservatezza e a porte chiuse nella Cappella Sistina. Le modalità di votazione sono regolate dalla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II, aggiornata da Benedetto XVI e da Francesco.
I cardinali elettori sono 135, tutti con un‘età inferiore di 80 anni, che si riuniranno in Conclave per eleggere il nuovo Papa. Quest’ultimo ha bisogno di una maggioranza di due terzi dei voti totali, quindi se i cardinali sono 135 almeno 90 devono dare un solo nome. Durante il Conclave, si può votare fino a quattro volte al giorno e le schede vengono bruciate in una stufa che emana fumo nero fino a quando non si sarà scelto il nuovo Papa (a quel punto ci sarà la fumata bianca).

I cardinali papabili
Se dopo 33 scrutini non si è trovato ancora il nuovo Papa, si va al ballottaggio tra i due cardinali più votati nell’ultimo scrutino. Anche in questo caso la maggioranza dev’essere di due terzi e i due candidati non possono votare. Stando a quanto hanno riportato alcune fonti del Vaticano, ci sarebbero diversi cardinali favoriti per ricoprire il ruolo lasciato vacante da Bergoglio.
Tra i possibili nomi, ci sono anche tre cardinali italiani: il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Matteo Maria Zuppi, il Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin e il patriarca di Gerusalemme dei Latini Pierbattista Pizzaballa. Invece, i quattro cardinali stranieri favoriti per diventare Papa sono l’Arcivescovo di Marsiglia Jean-Marc Aveline, il Segretario generale del sinodo Mario Grech, l’ex arcivescovo di Manila Luis Antonio Tagle e l’arcivescovo della Repubblica Democratica del Congo Fridolin Ambongo Besungu.