Quirinale: Mattarella incontra il FAI “Abitare civicamente il territorio, affinché la memoria sociale dei luoghi non vada dispersa”
Presidente della Repubblica (instagram lebimbedisergiomattarella) - adginforma.it
L’essere umano e l’ambiente devono coesistere in modo rispettoso e Sergio Mattarella lo ha confermato all’incontro con il FAI.
Ieri, lunedì 28 aprile, è stato il cinquantesimo anno dalla fondazione del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Per l’occasione il Presidente della Repubblica ha tenuto un incontro al Quirinale.
Il FAI è una fondazione italiana senza scopo di lucro che opera per la salvaguardia dell’ambiente, del patrimonio storico, artistico e paesaggistico del nostro territorio.
Durante l’incontro pomeridiano svolto ieri al Quirinale, Sergio Mattarella ha voluto sottolineare come l’uomo e l’ambiente debbano coabitare in maniera armoniosa e rispettosa.
La storia passata non dev’essere rinchiusa nei libri didattici, ma studiata e capita nel migliore dei modi per poter agire di conseguenza senza commettere i medesimi errori.
“Trovare alimento nella storia”
Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha evidenziato come le nuove generazioni debbano: “[…] trovare alimento nella storia da cui hanno origine e, da essa, sappiano alzare l’orizzonte del nostro sguardo”. Stando a quanto si legge su Ansa, quindi, Mattarella crede che i giovani d’oggi debbano attingere dal passato per migliore il presente e creare un futuro migliore.
I luoghi storici non vanno ignorati o chiusi sottovuoto senza mai più utilizzarli, ma si devono mettere a disposizione della comunità per farli rivivere. Il rispetto tra la natura, la storia e l’uomo è fondamentale se si vuole preservare il nostro passato per farlo risorgere ed imparare da esso.
FAI, gli esordi
Durante l’incontro con il FAI, il Presidente Mattarella ha affermato: “Abitare civicamente il territorio, affinché la memoria sociale dei luoghi non vada dispersa”. Questo significa che ogni individuo dovrebbe rispettare il luogo in cui è nato e cresciuto per poter permettere alle generazioni future di continuare a preservarlo.
Come riportato da Ansa, Benedetto Croce è stato il promotore della prima legge sul paesaggio datata 1922 e sua figlia, Elena Croce, è stata tra i pionieri di questa fondazione. Cinquant’anni fa, prendendo come punto di riferimento una fondazione britannica, è nato il FAI. Il primo bene ricevuto in donazione è stato Cala Junco nell’isola di Panarea, mentre il primo grande restauro è stato il Monastero di Torba (in provincia di Varese).