Addio al test di accesso: come si entra ora nella facoltà di Medicina

Mai più test d'ingresso per Medicina

Test d'ingresso a Medicina abolito (pexels) - adginforma.it

Sono cambiate le modalità per poter accedere a Medicina, gli aspiranti studenti non devono più fare il test d’ingresso.

La facoltà universitaria di Medicina è nota per essere molto selettiva e per avere un test di accesso piuttosto ostico.

Tuttavia adesso le modalità sono state cambiate e gli studenti che scelgono questo percorso formativo non devono più affrontare il test d’ingresso.

Questa nuova soluzione è stata pensata per poter aumentare le possibilità degli studenti ad entrare a far parte della facoltà di Medicina.

Infatti abolendo il test d’ingresso, l’accesso a Medicina è diventato relativamente più semplice ma si deve comunque superare una sorta di scrematura.

Medicina, nuovo metodo d’ingresso

Lo scorso 28 marzo, il Consiglio dei ministri ha varato il primo decreto che attua la delega per poter eliminare definitivamente il test di accesso alla facoltà di Medicina. La ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha denominato questa nuova modalità d’ingresso senza test come “il modello italiano”.

Secondo quanto riportato da Ansa, la riforma prevede la cancellazione del test di accesso che viene sostituito da un semestre ad entrata libera che può essere superato soltanto da un determinato numero di studenti. Questo nuovo metodo dovrebbe far aumentare i posti disponibili, oltre 30.000 dal 2023 fino ai prossimi sette anni.

Studi di Medicina
Corsi di Medicina più accessibili (pexels) – adginforma.it

Più opzioni disponibili

Per poter proseguire gli studi alla facoltà di Medicina si deve superare un altro ostacolo. Nonostante il test d’ingresso sia stato abolito, il primo semestre serve come filtro per permettere agli studenti che conseguono almeno 18 crediti di andare avanti. Invece chi non riesce a raggiungere i 18 crediti formativi necessari, ha la possibilità di ripetere il semestre ma soltanto fino ad un massimo di tre volte.

Inoltre, la riforma prevede l’iscrizione obbligatoria e gratuita ad un secondo corso di laurea sempre in ambito di Scienza della Salute come, ad esempio, veterinaria, biomedica, farmaceutica e sanitaria. L’iscrizione alla seconda facoltà di studi è gratuita in relazione al primo semestre “di prova” a Medicina e gli studenti possono anche scegliere di frequentare altri corsi di studi che non fanno parte dell’area di Scienze della Salute.