Alcaraz bissa Wimbledon con un meritato 3-0 a Djokovic che rinvia lo slam #25

A Wimbledon c’è il bis di Carlos Alcaraz che è sembrato avesse fretta per assistere tranquillo alla finale europea della sua Spagna di questa sera a Berlino. Carlitos vince un match non lunghissimo, poco più di due ore, e manda così in fumo i sogni di Novak Djokovic che in un colpo solo, se avesse vinto, avrebbe eguagliato il record di vittorie sul prato inglese di King Roger e messo a segno lo slam #25. Tre a zero finale ma c’è da dire che i primi due set sono trascorsi molto veloci registrando un doppio 6-2 che hanno mostrato un Nole quasi alla deriva, alla ricerca delle contromisure per arginare lo spagnolo apparso in molti casi semplicemente straripante. A volte persino abulico e a corto di idee, il serbo perdeva il servizio due volte nella prima partita e due nella seconda.

Poi, come spesso succede quando l’ex n. 1 è sotto, il terzo set pareva rimettere tutto in discussione. Il campione di Belgrado si dava una mossa e cominciava a giocare molto meglio, complici anche gli appannamenti di Carlitos. Il murciano falliva tre match point sul 5-4 e permetteva a Nole di rientrare in partita sul 5-5. Quindi il tie break che Alcaraz si aggiudicava col punteggio di 7-4. Vittoria, dunque, più che meritata, ma che in un certo senso ha sorpreso per il modo in cui è arrivata.

Djokovic era apparso molto convincente durante tutto il torneo e, nella semifinale contro Lorenzo Musetti, l’intervento al menisco di poco più di un mese fa sembrava solo un ricordo. Non che Nole partisse come favorito ma nelle due settimane londinesi il campione spagnolo ha sofferto senza alcun dubbio più dell’avversario, rischiando di uscire già al terzo turno nel match contro lo statunitense Frances Tiafoe.

Resta il fatto che Alcaraz è davvero fortissimo, dispone di un repertorio infinito di colpi, a volte vere e proprie magie, ed è dotato di un talento che incute timore ad ogni avversario. Imprevedibile, insomma. Ma soprattutto giovanissimo. Più o meno come il nostro Jannik Sinner.

I due cominciano a fare “il vuoto”, propensi come sono a suonarsele di santa ragione nei prossimi anni. Ora si va tutti a Parigi per le Olimpiadi ormai alle porte. Si giocherà sul “rosso” e si accettano scommesse: saranno loro due gli attori principali? O Nole sarà tentato dall’unico trionfo che gli manca? E se l’Oro lo conquistasse un outsider?

Pasquale Alfano

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