Giornalisti di nuovo bersaglio della violenza dei manifestanti no vax e no green pass. Ieri a Trieste durante una manifestazione contro le misure imposte dal governo per arginare la pandemia è stata aggredita una troupe della Tgr Rai del Friuli Venezia Giulia. Alla giornalista che stava documentando la protesta, Alessandra Zigaina, i manifestanti hanno strappato il microfono dalle mani e lo hanno lanciato tra la folla. All’operatore è stata tolta di mano la telecamera che è stata fatta cadere.
Il brutto episodio segue quello, del tutto simile, accaduto a Roma sabato scorso durante la manifestazione sfociata nell’assalto alla sede della Cgil nazionale. In quel caso era toccato ad Alessandro Serranò, videomaker di Repubblica a finire al pronto soccorso dopo essere stato colpito con una pala. Nella stessa manifestazione erano stati colpiti anche la giornalista Sara Giudice e i colleghi della troupe di Piazzapulita di La7. Aggressioni che si aggiungono a quelle del mese scorso in cui un altro videomaker, Francesco Giovannetti, e la reporter di Rainews24, Antonella Alba, erano stati aggrediti in due differenti manifestazioni, sempre a Roma.
Assostampa e Ordine Fvg dal prefetto – Per l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia e l’Ordine regionale dei giornalisti non c’è più dubbio: “i giornalisti sono diventati il bersaglio preferito dei manifestanti No green pass”. “Purtroppo con una novità – scrivono le due associazioni in una nota congiunta -: dai cori ‘giornalisti terroristi’ e ‘venduti’ sotto la redazione del quotidiano Il Piccolo e dai lanci di bottiglie contro la sede regionale della Rai, stavolta si è passati all’aggressione nei confronti di una collega della Rai Fvg, che è stata spintonata e alla quale è stato strappato di mano il microfono, poi lanciato in mezzo alla folla”.
“A lei e a tutti i colleghi che sono stati insultati ieri durante l’affollato corteo a Trieste – continua la nota – vanno la solidarietà e la vicinanza dell’Ordine regionale e dell’Assostampa Fvg, che porteranno davanti al prefetto la preoccupazione della categoria e di tutti coloro che hanno a cuore la Costituzione italiana e in particolare l’articolo 21, faro di tutti gli operatori dell’informazione. Le migliaia di persone che hanno manifestato civilmente di certo non vanno confuse con una minoranza di violenti ed esagitati, ma ormai va registrato un clima di intolleranza nei confronti di chi svolge la primaria funzione di informare i cittadini”.
Anche il Comitato di redazione della Rai friulana ha espresso in un comunicato la condanna a quanto avvenuto e ha lanciato un monito alle autorità affinché “i responsabili del gesto siano individuati al più presto” e ha ricordato “che il diritto dovere di informare è sancito dalla Costituzione”. “Per questo – continuano i rappresentanti sindacali Rai – chiediamo alle autorità di aumentare il livello di allerta a tutela della sicurezza delle giornaliste e dei giornalisti, e degli operatori dell’informazione in generale. Abbiamo il diritto di continuare a poter raccontare senza per questo dover rischiare per la propria incolumità”.
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