App bannate dallo smartphone, Google alza l’asticella: bisogna dire addio a una delle più amate
Pessime notizie per gli amanti del tech: Google banna dagli smartphone una delle applicazioni più amate, cliccate e scaricate. Ecco perché.
Nel panorama della comunicazione fissa e mobile, Google gioca da anni un ruolo di assoluto rilievo. Questo motore di ricerca potente e intuitivo è stato inizialmente sviluppato da Larry Page e Sergey Brin nel 1996 in qualità di progetto per l’Università di Stanford, ma è ben presto diventato uno degli strumenti digitali più in voga tra gli utenti in tutto il mondo.
Google infatti – nonostante il suo primato possa essere scalzato dall’IA nel prossimo futuro – ad oggi è ancora il motore di ricerca più utilizzato, e permette ai fruitori di reperire velocemente informazioni su una gamma di argomenti assolutamente ragguardevole.
Nel 2005, inoltre, la società Google LLC ha acquisito il sistema operativo Android, destinato a diventare la piattaforma di riferimento per miliardi di smartphone e altri devices elettronici.
Android permette agli utenti non solo un impiego fluido e agevole dei rispettivi smartphone, ma anche di scaricare una ricca selezione di applicazioni tramite il Google Play Store. Recentemente, però, il colosso tech ha deciso di rimuovere alcune delle app più amate a causa di alcuni rischi legati alla sicurezza.
Le app nel mirino di Google
Come riportato da money.it, alcune app disponibili nel Play Store sono state rimosse dal catalogo digitale dello stesso in seguito ad alcune segnalazioni da parte del team di sicurezza McAfee, poiché ritenute una minaccia significativa per la privacy e la sicurezza degli utenti Android.
Tali app sono note con il nome di SpyLoan, e vengono generalmente presentate come strumenti per guadagnare denaro in modo facile e rapido. Esse richiedono ai rispettivi fruitori delle autorizzazioni invasive, come l’accesso ai contatti, ai messaggi di testo, alla memoria del dispositivo e persino al microfono e alla fotocamera. Una volta racimolate tutte le informazioni necessarie, queste app organizzavano i dati personali sensibili, inclusi foto e informazioni sulle carte di credito, e spesso inviavano messaggi minacciosi ai malcapitati che avevano acconsentito alle autorizzazioni, nel tentativo di estorcere loro ingenti somme di denaro. Google ha perciò accolto rapidamente la segnalazione di McAfee , rimuovendo suddette app dal Play Store e notificando ai rispettivi sviluppatori le violazioni delle norme della piattaforma.
Esempi di SpyLoan
Tra le app finite nel mirino di McAfee e, quindi, di Google, vi sono com.prestamoseguro.ss, com.voscp.rapido, com.uang.belanja, com.rupiaakilat.best, com.gotloan.cash, com.kreditku.kuindo, com.winner.rupiaci e com.vay.cashloan.cash, tra le altre.
Se hai installato una di queste app, è consigliabile rimuoverla immediatamente, e controllare il tuo dispositivo per verificare che non presenti falle insidiose per la tua sicurezza online.