Cortina d’Ampezzo: 3 sciatori travolti da una valanga ricoverati in ospedale

Cortina d'Ampezzo, tre scialpinisti travolti da una valanga - adginforma.it (Foto Pexels)
Nonostante l’allerta, molti sciatori hanno deciso di trascorrere delle giornate in vetta: due sono finiti in ospedale in codice rosso.
Molti appassionati di neve hanno deciso di trascorrere l’ultimo fine settimana in vetta, ma il bilancio dei feriti è stato drammatico.
Cortina d’Ampezzo è stata una delle località dove si sono verificati gli incidenti più gravi, ma anche la zona del torinese e il Passo dei Salati hanno rischiato di finire al centro della cronaca nera.
Tre degli scialpinisti impegnati nella zona di Cortina sono finiti sotto una valanga e l’intervento dei soccorsi è stato necessario per salvarli da morte certa.
Le nevicate degli ultimi giorni, le temperature miti e la negligenza di molti sportivi sono alla base di quella che poteva trasformarsi in un’altra tragedia delle nevi.
Cortina d’Ampezzo: valanga su tre scialpinisti
Nella giornata di ieri, 16 marzo, quattro scialpinisti del Nord Italia hanno scelto di trascorrere una giornata tra le nevi. Per tre di loro, però, la domenica poteva trasformarsi in tragedia: due sono stati sepolti da una valanga caduta nella zona sotto Forcella Giau, mentre il terzo, un 51enne, è stato tratto in salvo dall’amico ma è stato trasportato in ospedale a Conegliano a causa di un’ipotermia e un trauma alla caviglia.
Più gravi, invece, le condizioni degli altri due che sono stati trascinati giù a valle dalla valanga. Per salvare la 38enne di Conegliano (Treviso) e il 40enne, è stato necessario l’intervento dei soccorsi arrivati in elicottero da Bolzano. Vano, però, è stato il tentativo di quest’ultimo di atterrare a causa delle condizioni meteo. Sono intervenuti sul posto l’equipe medica, il tecnico di elisoccorso, l’unità cinofila, mentre l’eliambulanza di Treviso ha provato ad avvicinarsi.

Tratti in salvo due scialpinisti: in ospedale in codice rosso
I 38 soccorritori impegnati nell’attività a Cortina d’Ampezzo, hanno individuato velocemente la posizione della 38enne e l’hanno tratta in salvo: rimasta sotto due metri di neve, è stata sottoposta alle manovre di rianimazione e trasportata all’ospedale di Mestre.
Più critica la situazione del 40enne, rimasto sepolto per più tempo sotto un manto di neve di tre metri. Con difficoltà i soccorritori sono riusciti ad individuare la sua posizione e, estratto in gravissime condizioni, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Trevi.