Da Napoli in Sicilia: truffe organizzate da una banda con un minorenne ai danni degli anziani

Volante dei Carabinieri

Forze dell'ordine a lavoro (instagram armadeicarabinieri) - adginforma.it

Anziani truffati da una banda di criminali che agisce su un ampio territorio, dalla Campania alla Sicilia. Coinvolto anche un minorenne.

La centrale operativa dei truffatori è stata identificata nel quartiere Stella, a Napoli, ma le vittime designate e prese di mira abitano tutte a Caltagirone, in provincia di Catania.

L’obiettivo dei malfattori era quella di estorcere quanto più denaro possibile agli anziani siciliani usando un modus operandi preciso e puntuale.

I Carabinieri della città di Napoli hanno scoperto il covo dei truffatori e si sono immediatamente recati sul posto per interrompere le trattative illegali.

Quando le forze dell’ordine sono riuscite a fare irruzione nella casa usata come base, quello che hanno trovato al suo interno si può descrivere con un’unica parola: organizzazione.

Banda di truffatori

Secondo quanto riportato da Ansa, i Carabinieri partenopei hanno fatto irruzione dopo aver sentito pronunciare una precisa frase da uno dei truffatori: “Dite alla signora che sono l’avvocato…”. A quel punto gli agenti sono entrati in casa e hanno fermato le tre persone che cercavano di nascondere ed eliminare le prove incriminanti.

I Carabinieri hanno identificato nei volti dei truffatori tre ragazzi, ovvero Antonio Palmieri (26 anni), Francesca Renna (25 anni) e un minorenne di 16 anni. Entrambi i maggiorenni sono già noti alle forze dell’ordine, mentre il sedicenne è incensurato. Palmieri e Renna sono stati arrestati e il minorenne è stato denunciato. Il trio deve rispondere di truffa aggravata in concorso.

Carabinieri in servizio
Agenti (instagram armadeicarabinieri) – adginforma.it

Il modus operandi

Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione all’interno dell’appartamento dei truffatori hanno scoperto una pianificazione maniacale e un modo di agire preciso e pulito. Gli agenti hanno trovato sul tavolino della casa cinque cellulare diversi e molti fogli sparsi ricoperti di appunti. Questi fogli a quadretti riportano nomi di persone, numeri di telefono, indirizzi e dettagli della vita personale delle vittime scelte. I fogli riportano appunti e frasi precise da dire agli anziani in modo tale da seguire un filo logico del discorso e riuscire nel loro intento di truffarli.

Sui cellulari ricorrono moltissime chiamate che iniziano con un unico prefisso, 0933, ovvero il prefisso di Caltagirone. I Carabinieri di Napoli contattano i colleghi siciliani per un’indagine incrociata al fine di verificare le prove ottenute e ricostruire la vicenda. Tra le truffe organizzate, stando a quanto si legge su Ansa, una è stata scartata ai danni di una signora di 80 anni perché: “Non conviene, solo 230€”. Le indagini sono ancora in corso per scoprire chi era la persona fisica che si presentava dagli anziani per estorcere loro il denaro.