Decreto Salva Casa, Salvini sottolinea: “Sul mercato migliaia di immobili non rogitabili”

Il Decreto Salva Casa potrebbe rivoluzionare il mercato immobiliare ma spacca in due l’opinione del Governo.

In questi ultimi giorni, il Governo è stato impegnato a discutere su un nuovo decreto che potrebbe cambiare radicalmente il mondo dell’immobiliare.

Stiamo parlando del Decreto Salva Casa che servirebbe a regolarizzare le piccole difformità edilizie rendendo commerciabili migliaia di immobili sparsi in tutta Italia che fino ad ora sono rimasti bloccati e inagibili.

Il nuovo tema è stato discusso lo scorso 14 febbraio durante il convegno a tema presso l’Università di Roma Tre e vi hanno preso parte il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e numerosi parlamentari.

Durante questo incontro, l’opinione dei presenti era spaccata in due tra chi è pienamente favorevole al Decreto Salva Casa e chi, invece, si è detto preoccupato per la mancanza di una modulistica adatta.

Decreto Salva Casa, chi è pro

Per alcuni esperti del settore e diversi parlamentari, il Decreto Salva Casa è un’opportunità per rendere più semplice la normativa. Il Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia Alessandro Panci ha sottolineato come sia fondamentale dare ai professionisti del settore strumenti chiari e precisi evitando fraintendimenti.

L’aspetto più critico è che l’applicazione del decreto è diversa da Regione e Regione e questo confonde ancora di più le idee. Salvini ha sottolineato che la normativa dev’essere uniforme in tutto il paese per evitare disparità. Matto Salvini ha chiarito che lo scopo del decreto è: “[…] mettere sul mercato migliaia di immobili non rogitabili”. L’On. Erica Mazzetti ha posto l’attenzione sul bisogno di un riordino normativo complessivo, mentre il Sen. Maurizio Gasparri ha sottolineato la necessità di velocizzare la normativa e la sua approvazione.

Decreto Salva Casa, chi è contro

Se da un lato ci sono politici, professionisti e parlamentari che si sono detti favorevoli al nuovo decreto, dall’altro ci sono altrettante personalità che non vedono tutto in modo positivo. Agostino Santillo si è detto preoccupato a causa di una mancanza della modulistica adeguata e il rischio di sanare differenze edilizie gravi che potrebbero creare problemi tra gli esperti del settore da un punto di vista di responsabilità.

Roberto Morassut critica l’approccio parziale della normativa e crede sia necessaria una legge organica nazionale sul governo del territorio. Il Decreto Salva Casa ha posto una doppia sfida: da un lato si deve rendere il decreto realmente utile ai cittadini e ai professionisti del settore, dall’altro si deve aggiornare il Testo Unico dell’Edilizia, ormai datato, per poter garantire una realizzazione della norma uguale per tutte le Regioni senza ambiguità di nessun tipo.