Elezioni e Referendum 2025: via libero del consiglio dei ministri | Date e novità per i fuori sede

Rese note le date delle Elezioni comunali e dell'election day - adginforma.it (Foto Pexels)
Rese note le date per le elezioni comunali e il Referendum: importanti novità per studenti e lavoratori fuori sede.
In data 12 marzo 2025, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto elezioni che permette ai cittadini italiani di votare in due tornate.
Il primo turno delle Comunali è stato fissato per la fine di maggio, mentre le date dei ballottaggi sono state programmate due settimane più tardi e accorpate a quelle del Referendum.
Chiamati a votare i cittadini di 124 comuni compresi 24 di quelli appartenenti alle regioni a statuto ordinario e alle regioni a statuto speciale Sardegna e Sicilia.
Avranno la possibilità di votare per il Referendum anche i lavoratori e gli studenti fuori sede purché siano domiciliati in altra regione o città da almeno tre mesi.
Le date per le Elezioni Comunali
Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok per il decreto elezioni rendendo note le date che vedranno i cittadini italiani protagonisti delle urne. Il primo turno è stato fissato per domenica 25 e lunedì 26 maggio: si potrà votare dalle 7 alle 23 (nel primo giorno) e dalle 7 alle 15 (per il secondo giorno). Fissati a due settimane di distanza i giorni del ballottaggio: l’8 e il 9 giugno, che coincideranno con l’election day.
In quest’ultimo appuntamento gli italiani dovranno votare cinque referendum, di cui quattro promossi dalla CGIL e riguardanti jobs act, indennità per licenziamento nelle pmi, contratti a termine, responsabilità del committente in caso di infortuni sul lavoro, mentre un altro è per ridurre da dieci a cinque anni gli anni di residenza in Italia per la richiesta di ottenimento della cittadinanza. I referendum saranno validi solamente se andrà a votare il 50% più uno degli aventi diritto.

Al voto anche studenti e lavoratori fuori sede
In occasione dell’election day potranno votare anche studenti e lavoratori fuori sede, che invece non potranno recarsi alle urne per le Elezioni comunali. Una novità che segna un passo avanti rispetto agli anni precedenti.
Nella bozza del decreto si legge che è data la possibile di partecipare al Referendum anche agli “elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche sono temporaneamente domiciliati” in un Comune che si trova in una provincia diversa dalla propria residenza, a patto che questo duri da almeno tre mesi.