Fattura elettronica, la emetti nel 2025 e inziano i guai seri: se fai questo lavoro hai assoluto divieto di usarla

Fattura elettronica, la emetti nel 2025 e inziano i guai seri: se fai questo lavoro hai assoluto divieto di usarla

Fatturazione elettronica (Canva) Adginforma.it

Fatturazione elettronica
Fatturazione elettronica (Canva) Adginforma.it

Fatturazione elettronica 2025: alcune professioni sono ancora escluse dall’obbligo. Chi non può usarla e il motivo dietro questa scelta.

La fatturazione elettronica è ormai parte integrante della gestione fiscale italiana, diventata obbligatoria per la maggior parte dei titolari di partita IVA. Questo sistema, introdotto per combattere l’evasione fiscale e semplificare i processi amministrativi, prevede l’emissione, la trasmissione e la conservazione digitale delle fatture tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, alcune categorie professionali, soprattutto nel settore sanitario, rimangono escluse dall’obbligo, in virtù di particolari esigenze di tutela della privacy.

Se non fai attenzione rischi grosso, ecco cosa non devi fare

Il divieto riguarda le professioni sanitarie, ma solo per le prestazioni effettuate nei confronti di privati (Business to Consumer, B2C). In altre parole, un medico o un odontoiatra non può emettere fattura elettronica per servizi resi a un paziente, poiché questi documenti potrebbero contenere dati sensibili legati alla salute, tutelati dalla normativa sulla privacy.

Questo limite, invece, non si applica per le transazioni tra professionisti (B2B). Ad esempio, un tecnico di laboratorio che collabora con un medico deve emettere fattura elettronica, avendo però cura di non includere dati che possano identificare i pazienti.

Fatturazione elettronica
Fatturazione elettronica (canva) Adginforma.it

Verso l’estensione dell’obbligo? Proroga fino a marzo 2025

La normativa vigente prevede una proroga al 31 marzo 2025 per il divieto di fatturazione elettronica da parte delle professioni sanitarie nei rapporti B2C, come stabilito dal Decreto Legge 202 del 2024. Fino ad ora, queste esenzioni venivano rinnovate su base annuale, ma la riduzione della proroga a soli tre mesi lascia supporre che il governo stia accelerando per trovare soluzioni adeguate.

L’obiettivo è garantire che il Sistema di Interscambio possa veicolare i dati sensibili in modo sicuro, superando così le attuali restrizioni. In questo contesto, il Ministero dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate stanno lavorando a protocolli più avanzati per la protezione della privacy. Se queste garanzie verranno implementate, si potrà prevedere l’estensione definitiva della fatturazione elettronica anche alle professioni sanitarie nei rapporti con i privati.

Questo cambiamento potrebbe avvenire già nel corso del 2025, segnando un ulteriore passo verso la digitalizzazione integrale delle pratiche fiscali in Italia, e riflettendo un obiettivo chiaro del Paese: modernizzare e semplificare le procedure amministrative per renderle più efficienti e trasparenti. Tuttavia, questa transizione non è priva di complessità. In particolare, si dovranno affrontare le sfide legate alla tutela dei dati personali in un ambito estremamente delicato come quello sanitario, dove ogni informazione può essere considerata sensibile e strettamente privata.