Fisco, ora cambia tutto, MANOVRA SALVA EVASORI: non ci saranno più controlli | Nessuno pagherà più le tasse

730 precompilato

730 precompilato (canva) Adginforma.it

Con il 730 precompilato accettato senza modifiche, spariscono i controlli: una rivoluzione fiscale che fa discutere.

Dal 30 aprile 2025 arriva il nuovo modello 730 precompilato per i contribuenti.

Chi lo accetta senza modifiche eviterà controlli su spese e deduzioni, quindi un vantaggio notevole. Ma attenzione ai rischi.

Una semplificazione che divide: aiuto ai cittadini o via libera all’evasione? Bisogna approfondire l’argomento.

Il rischio è un sistema fiscale sempre più fragile e sbilanciato. Ecco cosa sta succedendo.

Niente più controlli sul 730: semplificazione o caos annunciato?

A partire dal 2025, il contribuente che sceglie di accettare senza modifiche il modello 730 precompilato potrà evitare i temuti controlli fiscali. L’Agenzia delle Entrate non effettuerà verifiche documentali sugli oneri deducibili e detraibili, come spese sanitarie, interessi sul mutuo, spese scolastiche, se già comunicati da soggetti terzi (come farmacie, banche, assicurazioni). Un incentivo alla fiducia e alla digitalizzazione, certo, ma anche un potenziale boomerang per la lotta all’evasione.

La ratio della norma è chiara: semplificare la vita ai contribuenti, ridurre il contenzioso e velocizzare i rimborsi fiscali. Tuttavia, l’eliminazione dei controlli solleva più di un dubbio: basterà davvero la tracciabilità digitale per evitare abusi? E cosa accadrà nel caso in cui i dati preinseriti siano errati ma non corretti per timore dei controlli? Il contribuente che presenta il modello così com’è, senza modificare alcun importo, viene di fatto “premiato” con l’esenzione dai controlli, a meno che non emergano anomalie evidenti. Al contrario, chi corregge anche solo una cifra su spese o redditi, si espone a verifiche, in alcuni casi anche pesanti. E qui si apre il paradosso: semplificare, sì, ma a che prezzo?

Calcolo redditi
Calcolo redditi (canva) Adginforma.it

CAF e professionisti nel mirino: più tutele e più rischi

Se per i contribuenti singoli l’accettazione del 730 precompilato senza modifiche rappresenta una corsia preferenziale, diversa è la situazione per CAF e professionisti. Nel momento in cui questi ultimi intervengono sulla dichiarazione, anche solo per trasmetterla, si fanno carico di responsabilità importanti. In caso di modifiche che incidono sul reddito o sull’imposta, saranno loro – e non il contribuente – a dover rispondere in caso di errori o omissioni.

Questo meccanismo, introdotto già con la riforma del 2024 e ora rafforzato, ha l’obiettivo di spingere i contribuenti verso l’autonomia digitale. Ma potrebbe anche penalizzare chi si affida a un intermediario per semplice necessità o mancanza di competenze. Di fatto, si rischia una fuga dai CAF, con un effetto domino sulle fasce meno digitalizzate della popolazione. Non solo: i controlli continueranno a essere effettuati sui documenti modificati e, per le spese sanitarie non presenti nella precompilata, la documentazione dovrà comunque essere fornita. Un sistema ibrido, che rischia di generare confusione, soprattutto tra chi si aspetta una semplificazione “totale”.