Formaggio, prima di consumare questo pensaci bene: contiene dei batteri pericolosissimi per l’organismo
I rischi legati al consumo di formaggio, la stagionatura e le normative garantiscano la sicurezza, riducendo i pericoli dei batteri patogeni.
Il formaggio è uno degli alimenti più amati e consumati in tutto il mondo, con una grande varietà di tipologie che vanno dai freschi ai più stagionati, dai morbidi ai duri. Tuttavia, prima di consumarlo, è importante considerare che, sebbene il formaggio sia un prodotto sicuro e nutriente per la maggior parte delle persone, può contenere batteri potenzialmente pericolosi per l’organismo.
Il rischio di contaminazione da batteri patogeni è legato alla materia prima utilizzata, ossia il latte. Quando il latte crudo viene utilizzato nella produzione del formaggio, senza essere sottoposto a pastorizzazione, può contenere batteri che provengono da diverse fonti.
La stagionatura come misura di sicurezza
Secondo la normativa, il formaggio prodotto con latte crudo non conforme agli standard microbiologici può essere messo in commercio solo dopo un periodo di stagionatura di almeno due mesi. Questo processo permette di ridurre drasticamente i rischi legati alla contaminazione da batteri, grazie all’abbassamento della carica batterica che avviene nel corso della stagionatura.
Alcuni studi hanno dimostrato che durante questo periodo, i batteri patogeni come la Salmonella possono essere distrutti completamente, rendendo il formaggio sicuro da consumare. In alcuni casi, è possibile che un formaggio venga sottoposto a una stagionatura ulteriore per abbattere ulteriormente la carica batterica. Una maggiore garanzia della sicurezza del consumatore.
La normativa sulla produzione e commercializzazione del formaggio
La normativa prevede una serie di controlli rigorosi che devono essere effettuati lungo tutta la filiera produttiva. Gli animali da cui proviene il latte devono essere sottoposti a test per malattie come la Brucellosi e la Tubercolosi, e la loro salute deve essere monitorata costantemente. Inoltre, le fasi di mungitura e raccolta del latte devono avvenire in condizioni di estrema igiene, con il latte che, sebbene sia sterile all’uscita dalla mammella, può facilmente essere contaminato durante il processo di mungitura o dal contatto con attrezzature non adeguatamente sanificate.
La tracciabilità del latte è un aspetto cruciale per garantire la sicurezza del prodotto e tutelare la salute dei consumatori. Dal momento in cui il latte viene raccolto dalle mucche, fino a quando arriva sulla tavola del consumatore, ogni fase della filiera deve essere monitorata e documentata. Questo include il controllo della salute degli animali, le condizioni igieniche durante la mungitura, il trattamento del latte e la lavorazione del formaggio. La tracciabilità consente di risalire a ogni passaggio e, in caso di problematiche o contaminazioni, di identificare rapidamente la fonte, riducendo i rischi per i consumatori.