IMU, ho smesso di pagarlo e nessuno può dirmi nulla: ho trovato l’unico metodo legalissimo | Risparmio una barca di soldi così

IMU, ho smesso di pagarlo e nessuno può dirmi nulla: ho trovato l’unico metodo legalissimo | Risparmio una barca di soldi così

IMU casa (Canva) Adginforma.it

Se non paghi IMU cosa succede? C’è un sistema per evitare di trovarsi nei guai ma nessuno lo conosce, è vero o no.

Il piano della riforma fiscale del governo Meloni ha fatto importanti passi avanti, concentrandosi ora sulle imposte locali, in particolare l’IMU (Imposta Municipale Unica) e la Tari (Tassa sui Rifiuti). Questi tributi sono a carico dei proprietari immobiliari e riguardano le tasse da pagare ai Comuni in cui si risiede o si possiedono immobili.

La riforma punta a introdurre nuove regole per i contribuenti e, sebbene il decreto attuativo non sia ancora stato presentato, ci sono buone possibilità che queste modifiche vengano adottate presto, probabilmente entro febbraio, portando con sé delle novità che potrebbero trasformare il sistema fiscale locale.

Novità per IMU e Tari: più rapidi pignoramenti e nuovi strumenti di sanatoria

Un aspetto negativo della riforma riguarda la velocizzazione dei pignoramenti per i debitori. Oggi, in caso di mancato pagamento di IMU e Tari, un pignoramento può essere avviato dopo un’attesa di 180 giorni. Con la riforma, i tempi si riducono drasticamente a soli 60 giorni. Questo cambio rende il processo di recupero crediti più rapido e aumenta i rischi per coloro che non pagano tempestivamente, accentuando la pressione fiscale.

Tuttavia, la riforma non è solo un’involuzione. Un altro cambiamento positivo riguarda l’introduzione di una maggiore autonomia per i Comuni nel gestire le sanatorie fiscali. Attualmente, solo lo Stato centrale ha il potere di introdurre rottamazioni delle cartelle esattoriali. Con la riforma, i Comuni avranno la possibilità di decidere, in modo autonomo, se offrire ai cittadini agevolazioni come la riduzione delle sanzioni e degli interessi sulle imposte non pagate, oppure eventuali dilazioni di pagamento. Queste sanatorie locali permetteranno di alleggerire il peso fiscale per i contribuenti, ma dovranno rimanere all’interno di determinati limiti.

IMU casa
IMU casa (canva) Adginforma.it

Taglio delle sanzioni e incentivi al pagamento

Un’altra novità favorevole ai contribuenti riguarda le sanzioni per le omesse dichiarazioni e le dichiarazioni infedeli relative all’IMU e alla Tari. In caso di errori o omissioni nella dichiarazione dei redditi o delle imposte, le sanzioni previste dalla riforma si ridurranno notevolmente. In particolare, per le omesse dichiarazioni, la sanzione potrà arrivare al massimo al 100% dell’importo dovuto, rispetto al 200% previsto dalla normativa attuale. Inoltre, le dichiarazioni infedeli, che attualmente comportano una sanzione fino al 100%, vedranno un abbassamento della penalità al 40%. Questi provvedimenti hanno l’obiettivo di favorire la “compliance fiscale”, spingendo i debitori a regolarizzare la propria posizione senza timore di sanzioni esorbitanti.

Queste modifiche sono pensate per incentivare i contribuenti a pagare quanto dovuto, anche attraverso il ravvedimento operoso. La riduzione delle sanzioni e la possibilità di ricorrere a rottamazioni locali dovrebbero anche aiutare le amministrazioni comunali a raccogliere i tributi in modo più efficiente, senza dover ricorrere a costosi e complessi pignoramenti.