ISEE, da oggi questa somma non ci rientra più: così recuperi anche i BONUS che pensavi di non poter ottenere

ISEE, da oggi questa somma non ci rientra più: così recuperi anche i BONUS che pensavi di non poter ottenere

ISEE, cosa cambia (Canva) Adginforma.it

ISEE, cosa cambia
ISEE, cosa cambia (Canva) Adginforma.it

Cambia l’Isee con l’esclusione di alcuni importi dal calcolo dell’indicatore. Come significa per i cittadini.

A partire dal 5 marzo, l’Isee subisce un’importante modifica che promette di allargare la platea di beneficiari di bonus sociali e aumentare l’importo delle prestazioni per molti italiani. Con l’esclusione di strumenti di risparmio, migliaia di famiglie potrebbero vedersi aumentare il valore dell’Isee e, di conseguenza, l’importo dei sussidi a cui hanno diritto.

Ma come cambiano i requisiti per ottenere le prestazioni sociali e cosa fare per sfruttare al meglio questa riforma?  Cosa cambia e quali sono i vantaggi per i contribuenti e i piccoli risparmiatori

I benefici per le famiglie italiane

Una delle novità più rilevanti riguarda la possibilità di escludere dal calcolo dell’Isee titoli di Stato e prodotti di risparmio postale fino a un valore complessivo di 50.000 euro. Questa modifica consentirà a molti cittadini di vedere abbassarsi il proprio Isee, facendo aumentare l’importo dei benefici che ricevono.

Ad esempio, l’assegno unico, che varia in base al reddito familiare, potrebbe risultare più consistente per famiglie con risparmi in titoli di Stato. Inoltre, l’esclusione dei titoli di Stato consentirà a un numero maggiore di persone di accedere a sussidi come il Bonus bollette, il Bonus asili nido e altri, migliorando così la situazione economica di migliaia di italiani.

ISEE, cosa cambia
ISEE, cosa cambia (Canva) Adginforma.it

Cosa fare per aggiornare l’Isee

Per beneficiare delle nuove modifiche, sarà necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) dopo l’entrata in vigore della riforma, prevista per il 5 marzo. Tuttavia, chi ha già inviato la propria DSU per l’assegno unico, dovrà attendere la seconda parte dell’anno per aggiornare l’Isee, in quanto la riforma entrerà in vigore a metà marzo e non sarà possibile scorporare i titoli di Stato entro la scadenza del 28 febbraio. Per molte famiglie, quindi, conviene aspettare e presentare la richiesta entro il 30 giugno, quando l’aggiornamento dell’Isee garantirà il ricalcolo degli importi arretrati, senza dover pagare nuovamente il Caf per una seconda richiesta.

Quindi, le modifiche al calcolo dell’Isee rappresentano un’opportunità importante per molte famiglie italiane, poiché l’esclusione dei titoli di Stato dal computo dell’indicatore potrebbe tradursi in un aumento dei benefici sociali e una riduzione del valore dell’Isee per coloro che possiedono risparmi in questi strumenti. Sebbene il nuovo sistema entrerà in vigore a marzo, è consigliabile attendere fino alla fine di giugno per aggiornare la propria dichiarazione, evitando costi aggiuntivi per un’eventuale seconda richiesta. Questa riforma offre una chance significativa per migliorare la situazione economica di molte famiglie e accedere a sussidi più consistenti.