Legge di Bilancio, arriva il “bonus impossibile”: gli 850 euro li avranno in pochissimi | Criteri assurdi
L’anno nuovo porta buone notizie: arriva il bonus anziani da 850 euro. Chi può richiederlo, i requisiti necessari e come fare domanda.
Dal 1° gennaio 2025 parte una nuova misura di sostegno economico destinata agli anziani ultraottantenni in condizioni di fragilità e con basso reddito. Il contributo di 850 euro al mese mira a coprire le spese per servizi di assistenza, come colf o badanti, con un focus su coloro che vivono soli o con gravi problemi di salute.
La misura, pur rappresentando un importante aiuto, si rivolge a una platea limitata a causa di criteri di accesso particolarmente stringenti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sui requisiti, sulla documentazione necessaria e su come fare domanda.
Bonus anziani: come fare domanda per gli 850 euro
Il bonus anziani, valido fino alla fine del 2026, è parte di una misura sperimentale introdotta nella Legge di Bilancio. Nonostante l’avvio ufficiale a gennaio, l’erogazione del contributo richiede l’approvazione del decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la successiva circolare dell’Inps consentiranno l’effettivo accreditamento, previsto non prima di febbraio 2025.
Per accedere al bonus, i richiedenti dovranno soddisfare quattro requisiti fondamentali:
- Essere già titolari dell’indennità di accompagnamento o avere i requisiti per ottenerla.
- Avere un ISEE sociosanitario inferiore a 6.000 euro.
- Aver compiuto almeno 80 anni.
- Trovarsi in condizioni di “bisogno assistenziale gravissimo”, come previsto dal decreto ministeriale del 26 settembre 2016.
Quali sono i documenti per richiedere il contributo mensile
La misura si rivolge a circa 25.000 beneficiari, con un budget annuale di 250 milioni di euro stanziati per il biennio 2025-2026. Tuttavia, se le richieste supereranno i fondi disponibili, l’importo mensile potrebbe essere ridotto. Per garantire l’erogazione del bonus solo ai casi più gravi, verranno applicati rigidi controlli sull’idoneità dei richiedenti.
Tra le condizioni mediche ammissibili figurano demenza avanzata, stato di coma, necessità di autorespiratori, invalidità totale e gravi lesioni spinali.
La documentazione necessaria comprende certificazioni mediche che attestino la gravità della condizione, unitamente a un questionario di autocertificazione relativo al nucleo familiare e alla frequenza di assistenza domiciliare. L’Inps eseguirà verifiche approfondite per accertare l’utilizzo corretto del bonus. In caso di dichiarazioni false o utilizzo improprio, il contributo dovrà essere restituito.
Questa misura rappresenta un supporto significativo per gli anziani più vulnerabili, integrandosi con l’indennità di accompagnamento e altri eventuali contributi regionali o comunali. Tuttavia, la sua efficacia dipenderà dalla corretta applicazione dei criteri e dalla tempestiva approvazione delle norme attuative.