Polemiche su Sandra Bullock. La star hollyhoodiana che solo da pochi giorni ha perso il compagno Bryan Randall è al centro di una querelle alquanto singolare. Una fetta dell’opinione pubblica statunitense pretende che l’artista restituisca l’Oscar conquistato nel 2010 quale migliore attrice protagonista nel film “The blind side” del regista John Lee Hancock. Cerchiamo di capirne le motivazioni. Ove mai ce ne fossero.
Della pellicola, che parla di una storia vera, è protagonista il campione di football americano Michael Oher. Per Big Mike, così era soprannominato il giocatore, il film fornirebbe un profilo, quello della sua famiglia adottiva, completamente diverso da quello reale. Oher, un “ragazzone” afroamericano dall’infanzia particolarmente difficile, ha la fortuna di essere adottato da una famiglia di bianchi benestante.
Leigh Anne Touhy (Sandra Bullock) e suo marito Sean (Tim McGraw) non tradiscono il talento del ragazzo e lo sostengono, specie nella crescita sportiva, fino alla sua completa affermazione. Ma per l’ex campione, i “suoi” non lo avrebbero mai integrato in famiglia, lasciandolo volutamente in uno status diverso da quello dei due figli. Per Big Mike, anzi, la sua immagine sarebbe stata sfruttata per fare soldi. E i Touhy avrebbero incassato, ma loro solo, cifre da capogiro. Quale il raggiro messo in atto allora dai coniugi Leigh Anne e Sean Touhy?
Nello scorso febbraio Oher scopre l’inganno. Il documento che ha firmato a suo tempo non riguarderebbe l’adozione, bensì la “conservatorship”. Si tratta di un istituto giuridico americano che prevede la tutela di un minore o di una persona ritenuta dal Tribunale inabile mentalmente. Un po’ come la nostra interdizione. La vicenda somiglia alla brutta storia di Britney Spears. La popstar, quasi soggiogata dal papà, ha vissuto un incubo durato anni durante i quali gli altri sceglievano e amministravano per lei. Pochi giorni fa il nostro protagonista porta in Tribunale i fatti. Ingiungendo alla famiglia Touhy (peraltro lui è rimasto un Oher) il pagamento di quanto illegalmente incassato. Ne viene fuori un putiferio. Sui social prevalgono, tra i detrattori, i tifosi del campione di colore.
Un commento tranchant è quello espresso dal cronista sportivo Brandon Walker che su X dichiara senza mezzi termini “La Bullock a questo punto dovrebbe defilarsi e restituire l’Oscar”. Chi difende in maniera strenua la Bullock è invece il collega Quinton Aaron che nel film interpreta proprio Michael Oher. Dice: “Una pretesa assurda. Non vedo quali possano essere le colpe di Sandra. Ha fatto solo ciò che le è stato chiesto. Peraltro in maniera egregia e con tanta dedizione”. I coniugi Touhy si dicono sorpresi e profondamente amareggiati. E, almeno per ora, smentiscono tutto.
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