“Mi è arrivato lo stipendio di gennaio” e finisce in tribunale: purtroppo a moltissimi italiani sta succedendo
lavoratore finito in tribunale per lo stipendio--Fonte-Canva-Real-People-Group-Adginforma.it
Attenzione a questo dettaglio, moltissimi cittadini quando hanno percepito l’ultimo stipendio si sono trovati di fronte ad un’amara sorpresa.
Ecco che cosa sta accadendo a tanti lavoratori italiani, è a dir poco incredibile.
Tieni gli occhi bene aperti se non vuoi finire in un’aula di tribunale.
Quello che è successo ad alcuni dipendenti potrebbe verificarsi anche a tutti gli altri che lavorano nel Bel Paese.
La corte di Cassazione ha pronunziato la sentenza, non c’è nulla da fare.
Stipendio, cosa sta accadendo ad alcuni cittadini italiani
Il tema delle retribuzioni in Italia rappresenta un argomento delicato e un tasto dolente per l’intera economia del Bel Paese. Il motivo è che, come tutti sanno, gli stipendi purtroppo sono rimasti fermi a diversi decenni fa e non c’è stato un adeguamento salariale che possa permettere ai lavoratori italiani di stare al passo con i cittadini degli altri Paesi europei. Specie nel nord Europa gli stipendi sono molto più elevati, c’è un sistema migliore di servizi e Welfare e l’Italia sembra rimanere indietro su tutti i fronti.
Il mondo del lavoro nostrano è anche ostacolato dai tassi di disoccupazione che, sebbene siano diminuiti, continuano a raggiungere percentuali preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda le fasce più giovani della popolazione. Anche il sistema previdenziale di conseguenza è in forte affanno e l’età pensionabile continua ad aumentare e altre a tutto questo può capitare addirittura di ritrovarsi in tribunale proprio a causa dello stipendio. Scopriamo che cosa è successo ad alcuni cittadini italiani.
A cosa fare deve fare attenzione ogni lavoratore dipendente
la Corte di Cassazione nei mesi scorsi si è occupata del caso di un lavoratore che aveva dato le dimissioni per giusta causa, in quanto si era visto diminuire lo stipendio del 10% dal datore di lavoro. L’azienda presso la quale svolgeva il ruolo di dirigente ha addotto come motivazione per la riduzione del salario la crisi economica della Società.
La Corte di Cassazione, come si legge tra le notizie del portale dedicato al diritto www.brocardi.it, con l’ordinanza n. 26320 del 2024 ha dato ragione al dipendente perché la riduzione non era stata concordata nelle cosiddette sedi protette. Secondo la Legge infatti, non è possibile rivedere lo stipendio, se non nelle sedi previste e dinanzi alle commissioni di certificazione e solo per cambiare mansioni, categoria legale, livello di inquadramento, e retribuzione nell’interesse del lavoratore. L’art. 2103 del c.c. infatti, sancisce l’irriducibilità del salario. Dunque nessuna azienda può, nemmeno per via della crisi economica, ridurre lo stipendio a un lavoratore e conoscere la Legge oggi è quanto mai importante per potersi tutelare.