Non è affatto raro parlare nel sonno. Anzi, il sonniloquio, così si definisce scientificamente il fenomeno, riguarda una platea piuttosto ampia di persone, peraltro di ogni età. Quasi tutte, una volta sveglie, stentano a ricordare quanto detto mentre dormivano. Un disturbo, lo sostengono gli esperti, assolutamente innocuo. E del quale non si conosce una causa specifica. Ciononostante il sonniloquio si classifica tra le cosiddette parasonnie, ossia un gruppo di disturbi del sonno. Gli episodi, in genere, non durano più di trenta secondi e danno luogo finanche a frasi compiute. Spesso però sono solo farfugliamenti incomprensibili.
La scienza, come si diceva, è ancora oggi alla ricerca del motivo che provoca il fenomeno. Purtuttavia, gli specialisti delle malattie del sonno, di cause, ne additano diverse e per esse forniscono gli antidoti più appropriati. Lo stress, tra queste, pare sia il maggiore indiziato. Per contrastarlo può essere utile andare a letto e svegliarsi più o meno alla stessa ora. Evitando di bere caffè nelle ore più prossime all’addormentamento. Sarebbe buona regola spegnere i dispositivi elettronici anche un’ora prima di andare a letto. E un bagno caldo può essere utile a rilassarci ulteriormente. O anche la lettura di un libro. Occhio anche agli alcoolici. Nelle ore serali meglio non approfittarne. L’alcool, al pari dello stress, comporta una marcata frammentazione del sonno, principale responsabile del disturbo di cui parliamo.
Un discorso a parte meritano le apnee notturne. Chi ne soffre, spesso si sveglia di soprassalto. L’apnea infatti, se pure per pochi secondi, rende difficile o impossibile la respirazione, al punto da provocare un’immediata interruzione del sonno, che il più delle volte causa appunto il fenomeno del sonniloquio. I disturbi del sonno sono molteplici e di frequente capita che diventino l’uno causa o effetto dell’altro. Succede dunque che le menzionate parasonnie possano, esse stesse, provocare il disturbo di parlare durante il sonno.
Il sonnambulismo è tra queste. Ma ci sono pure gli incubi, spesso vissuti con stati di paura estremi. Alcune volte si può addirittura diventare violenti. Pugni e calci inconsulti possono essere il risultato di un sogno particolarmente violento. Si parla di disturbo comportamentale del sonno nella fase REM. In questi casi è preferibile l’aiuto di un professionista. Non dimenticando e ribadendo che trattasi di un disturbo essenzialmente non nocivo alla salute.