Piatti, se li lavi a mano occhio alla temperatura: DEVE essere questa, altrimenti dopo 3 mesi si rompono

Piatti, se li lavi a mano occhio alla temperatura: DEVE essere questa, altrimenti dopo 3 mesi si rompono

Lavaggio dei piatti a mano - Adginforma.it (Fonte Pexels)

Se anche tu preferisci lavare i piatti a mano, ti conviene fare attenzione a questo dettaglio fondamentale: in caso contrario, rischi di danneggiarli in pochi mesi.

Avere una cucina linda, pinta e profumata è l’ambizione di ognuno di noi, nonché un innegabile motivo di vanto per le casalinghe più industriose e amanti dell’igiene.

In questo ambiente, infatti, non solo si consumano i pasti accanto ai propri cari, ma spesso si accolgono anche gli ospiti e si svolgono numerose attività, dalla creazione di golosi spuntini fino ai tornei con i giochi di società, senza dimenticare l’immancabile zapping serale.

E se, come amiamo ripetere, la pulizia costante e giornaliera è il segreto per una cucina sempre a regola d’arte, rigovernare piatti e stoviglie dopo ogni pasto permette di sgombrare immediatamente la tavola e il lavello, riportando immediatamente l’ordine dopo i momenti di convivialità.

C’è chi affida questo compito alla lavastoviglie, un elettrodomestico ormai quasi indispensabile nella gestione del tempo e delle faccende domestiche. Ma c’è anche chi preferisce lavare piatti, bicchieri, pentole e stoviglie a mano, soprattutto se si tratta di servizi o tegami particolarmente delicati. C’è un particolare, però, che molte massaie ignorano: la temperatura dell’acqua è di fondamentale importanza, soprattutto se si vogliono evitare danni irreparabili, come crepe, sbeccature e addirittura rotture improvvise.

Lavare i piatti a mano: la regola che nessuno conosce

Iniziamo con l’ABC del corretto lavaggio a mano. In primis, è necessario rimuovere i residui di cibo più corposi da piatti e pentole, prima di immergerli sotto il getto dell’acqua. In secondo luogo, è sempre consigliabile seguire un ordine preciso: prima i bicchieri e le posate, poi i piatti e infine le pentole e le padelle più incrostate, in modo da mantenere l’acqua del risciacquo pulita il più a lungo possibile.

Inoltre, è bene utilizzare una quantità adeguata di detersivo. Eccedere non è sempre sinonimo di pulizia: basta controllare che la spugna ne sia intrisa durante tutte le fasi della pulizia, e procedere con il refill solo quando non produce più schiuma. Infine, occorre selezionare con cura la temperatura dell’acqua, che dovrebbe generalmente aggirarsi tra i 45° e i 50°. In caso contrario, infatti, potrebbero verificarsi degli inconvenienti assai spiacevoli, scopriamo perché.

Lavaggio dei piatti a mano - Adginforma.it
Lavaggio dei piatti a mano – Adginforma.it (Fonte Pexels)

L’importanza della temperatura dell’acqua

Se la temperatura dell’acqua supera il range dei 45°-50°, il calore eccessivo potrebbe contribuire alla formazione di crepe su piatti e bicchieri, oltre che irritare e seccare la cute delle mani, anche se si indossano i guanti.

Inoltre, attenzione anche alla durezza dell’acqua, che in alcune zone d’Italia – specialmente al Nord e al Centro – potrebbe lasciare sgradevoli residui nei piatti. Se possibile, utilizza quindi un addolcitore d’acqua.