Riarmo: divisioni all’interno del PD | Il voto in Europa fa scoppiare le divergenze
Spaccatura nel PD dopo il voto sul riarmo dell'Europa - adginforma.it (Foto Instagram @ellyesse)
Il Partito Democratico si spacca sul programma dell’Europa in merito al riarmo degli Stati: 11 astenuti e 10 favorevoli, nessun contrario.
Nella giornata di mercoledì 12 marzo, il Parlamento Europeo è stato chiamato a votare le proposte di Ursula Von der Leyen sul Libro bianco sulla Difesa che contiene il piano ReArm Europe.
I presenti a Strasburgo, rappresentanti di tutti i Paesi dell’UE, hanno espresso il loro voto favorevole: il testo è passato con 419 sì, 204 contrari e 46 astensioni.
Tra questi ultimi compaiono molti dei rappresentanti del Partito Democratico italiano, che hanno appoggiato l’invito di Elly Schlein ad astenersi dal voto.
Ma all’interno del PD vi è stata una netta spaccatura: se molti hanno seguito il suggerimento della segretaria, tanti altri hanno scelto di opporsi con un secco no al progetto Von der Leyen.
Eurocamera sostiene Ursula Von der Leyen
Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sul Libro bianco della difesa, che la Commissione europea presenterà il prossimo 19 marzo con indicazioni sul futuro della difesa europea, tra cui il piano ReArm Europe presentato da Ursula von der Leyen. Il testo invita i 27 Stati membri ad agire velocemente per la sicurezza europea, rafforzando le collaborazioni con partner affini e diminuendo la dipendenza da Paesi terzi.
I rappresentanti della maggioranza italiana si sono divisi: la Lega ha votato con parere contrario, mentre netto il sì da parte di Fratelli d’Italia e Forza Italia. No anche da parte del M5S e della delegazione di Alleanza verdi sinistra. Importanti divisioni anche nel Pd con 11 eurodeputati astenuti e 10 a favore. E, proprio in merito alla spaccatura avvenuta nei dem, Elly Schlein – che aveva invitato i suoi all’astensione – ha voluto fare chiarezza.
“Europa serve difesa comune, non riarmo degli Stati”
Attraverso le pagine del Corriere della Sera, Elly Schlein ha tenuto a ribadire quale sia la linea del suo partito: “All’Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del Pd”. Dal suo punto di vista, forti critiche al piano RearmEU proposto da Ursula Von der Leyen, che “agevola il riarmo dei singoli Stati facendo debito nazionale, ma non contribuisce alla difesa comune e anzi rischia di ritardarla”.
Divergenti i punti di vista degli alleati che hanno scelto di remare contro la Schlein e di esprimere il loro parere contrario alla proposta dell’UE. Lia Quartapelle ha criticato l’invito all’astensione della segretaria sottolineando che “un partito non può astenersi, deve dire dove sta, con chi sta, svolgere una funzione di leadership. È nei grandi cambiamenti che si misura lo spessore della proposta politica che tu hai o che non hai”.