Salgono le vendite del gelato artigianale, comanda l’Italia

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È un mercato in continua ascesa che, peraltro, ha recuperato alla grande la netta flessione subita durante la pandemia. Nel 2022 il gelato artigianale ha segnato il record di vendite. I gelatieri italiani sono da sempre i più apprezzati nel mondo e il nostro Paese è al primo posto con oltre un terzo della produzione mondiale. Centomila sono le gelaterie sul Pianeta, nella sola Europa se ne registrano oltre 65 mila (con una vendita sul Continente che ormai sfiora i dieci mld di euro).

In Italia, l’intera filiera realizza un volume d’affari annuo pari a quasi quattro miliardi di euro. Più di centomila gli occupati e lo scorso anno hanno iniziato l’attività 139 nuovi esercenti. La Lombardia è la regione col maggior numero di laboratori, seguono Sicilia e Campania. La qualità delle materie prime impiegate è senza dubbio uno dei fattori premianti. Il pistacchio e la mandorla di Sicilia, i limoni della Costa sorrentina e le nocciole del Piemonte ne sono gli esempi più rappresentativi. Complessivamente, nel nostro Paese, il prodotto di un’annata richiede circa 50 mila tonnellate di frutta, oltre 60 mila di zucchero e duecentoventimila di latte.

Carpigiani è il leader assoluto nella produzione di macchine per gelati. Ogni anno realizza ricavi, anche per banchi e vetrine, pari a 700 mln di euro, il 70% dei quali è destinato all’export. Insomma, un autentico fiore all’occhiello del “Made in Italy”. C’è di più. Per diffondere la cultura del gelato artigianale italiano la Casa di Anzola dell’Emilia ha fondato nel 2003 la Carpigiani Gelato University, la prima grande scuola per aspiranti gelatieri. Un successo assoluto, anche nelle 20 sedi estere. Alla sede principale di Anzola c’è il laboratorio più grande del mondo, un riferimento per tutti gli addetti del settore, anche quelli già affermati che vi svolgono corsi per aggiornamenti professionali. Ogni anno “si formano” nel mondo 4000 studenti circa. Duemila invece sono i giovani che ogni anno a Bologna si iscrivono per la prima volta ai corsi, offerti anche in diverse lingue.

Concludendo, dunque, possiamo affermare che l’arte italiana di fare il gelato si conferma, si migliora e piace sempre più ai maestri del domani. Il che giustifica, per certi versi, la richiesta di Confesercenti al Presidente Mattarella di istituire la Festa Nazionale del gelato artigianale italiano. Proposta anche la data. Il 1° giugno.