Il Napoli visto a Cagliari sembra avere imbroccato la strada giusta per archiviare in fretta il disastro del campionato scorso. Almeno nei risultati. Tre vittorie di fila mancavano dalla trasferta di Empoli nella stagione dello scudetto. Espugnare un campo da sempre ostico all’undici partenopeo non era affatto scontato e il poker di gol messi a segno riaccende gli entusiasmi.
Digerita la debacle iniziale di Verona, gli azzurri, per una notte, sono stati primi in classifica. Meglio ha fatto solo l’Udinese, vittoriosa nel posticipo. Certo, siamo solo al quarto turno, ma vanno fatte alcune considerazioni. Il Napoli, fuori dalle Coppe dopo quindici anni, è chiamato a un solo impegno. Cosa non da poco. La stessa campagna acquisti, iniziata con molte incertezze, alla fine si è rivelata proficua. Al punto che, e sono diverse firme a sostenerlo, la compagine del presidente De Laurentiis sarebbe più forte di quella scudettata.
Ora tocca ad Antonio Conte. Dopo aver pilotato gli arrivi e le partenze, il tecnico salentino dovrà rimboccarsi le maniche perché, come egli stesso dice, c’è ancora tanto da fare. Soprattutto, aggiungiamo, nella fase di costruzione. Ma anche la difesa, nonostante la novità dell’ottimo Buongiorno, va registrata velocemente. Il centrocampo merita un discorso a parte. Molto di più si capirà quando sarà battezzato il nuovo modulo. È chiaro che se fatto a due, quel settore, da sempre punto nevralgico del gioco, appare piuttosto vulnerabile. Gli arrivi degli scozzesi Mac Tominay e Gilmour potrebbero potenziare quella zona e soprattutto accendere la concorrenza per la conquista di una maglia titolare.
Ne è ben consapevole Zambo Anguissa che in queste prime uscite somiglia molto a quello di due anni orsono. A Cagliari, oltre il camerunense, hanno fatto bene diversi suoi colleghi. Benissimo Meret e Lukaku. Alla fine è stato premiato il centravanti belga, ma è stato davvero difficile eleggere il migliore in campo. Perché Alex, tra i pali, nonostante fosse febbricitante, si è superato più volte indirizzando alla grande le sorti dell’incontro. Determinante, come già era stato nelle vittorie casalinghe contro Parma e Bologna.
Il mattatore, e non solo a Cagliari, è stato Romelu Lukaku. Big Rom non ha disatteso le aspettative dei tifosi, divenuti orfani di Osimhen, né quelle del tecnico col quale esiste da sempre un’intesa particolare (secondo qualcuno l’ex Inter gioca così bene solo con Antonio Conte!). Sarà pure, ma l’attaccante appare già in ottima sintonia con Khvicha Kvaratskhelia. Già a segno entrambi, i due sembrano giocare insieme da sempre. L’assist sul georgiano, in occasione della seconda rete, è semplicemente delizioso.
Ci piace chiudere queste righe sottolineando due fattori: la ritrovata condizione fisica e l’armonia del gruppo. La prima, non lo si scopre certo oggi, è tutto merito dello staff del tecnico. (Con Conte si lavora duro, lo sanno bene i calciatori). La seconda è palpabile allorquando si assiste all’esultanza di tutta la panchina. Sabato prossimo intanto si fa visita alla Signora. Lo Stadium potrebbe già essere un test di importanza massima. Anche per la Juventus, sia chiaro. E allora, che inizino le danze. In bocca al lupo a tutti.
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