Tessera del supermercato, se pensi di risparmiare sbagli alla grande: il loro scopo è ben diverso

Tessera del supermercato, se pensi di risparmiare sbagli alla grande: il loro scopo è ben diverso

Carta fedeltà del supermercato - adginforma - canva

Ti conviene gettare via la tua tessera del supermercato al più presto, nasconde solo rischi per il tuo portafogli.

Ecco perché la fidelity card fa bene più al supermercato stesso che al tuo conto in banca.

Ben presto smetterai di utilizzare la tessera del supermercato e quella degli altri brand di prodotti per la casa, cosmetici e food.

Altro che sconti, promozioni, raccolte punti e premi: la tessera del supermercato non è un regalo.

Una volta che avrai scoperto perché è nata e a che cosa serve davvero la tessera punti non ti sembrerà più un vantaggio.

Tessera del supermercato, a che cosa serve davvero

Di certo se sei abituato a fare la spesa al supermercato di fiducia avrai anche tu nel portafogli la Fidelity card. Tantissime realtà appartenenti al mondo della Grande Distribuzione Organizzata infatti, propongono ai propri clienti di richiedere una una carta fedeltà, che serve anche ad accumulare punti e a ricevere preziosi sconti.

Da nord a sud dello stivale i supermercati attuano questa politica che in effetti sembra poter dare accesso a una serie di privilegi, oltre che a promozioni e regali a premi ma la verità è un’altra. Appena la scoprirai resterai senza parole e molto probabilmente butterai la tua Fidelity card o smetterai di utilizzarla una volta e per sempre. Vediamo che cosa si cela dietro la tessera del supermercato e perché non è un vero e  proprio dono nato dalla generosità e dalla bontà delle insegne di discount e food store.

spesa al supermercato
Spesa al supermrecato – pixabay – adginforma.it

Che cosa si nasconde dietro le fidelity card

Le Fidelity card sembrano essere un regalo ma da un’analisi fatta dall’associazione consumatori Altroconsumo è il risultato che la percentuale di sconto sui prodotti assegnati con le raccolte punti è in media al di sotto dell’1% e di rado si avvicina al 10% massimo. L’insegna che sembra essere più generosa con i propri clienti è Esselunga. Stesso discorso vale, purtroppo, per i buoni spesa, che sono davvero irrisori. Ad esempio con l’Esselunga si ottiene un buono da 27 euro da spendere presso il supermercato ogni 3.000 punti raccolti, dunque 27 su una spesa di circa 1500 euro. Per cui anche in questo caso la percentuale di sconto è molto bassa, circa l’1,8%.

Il motivo è che la tessera del supermercato è nata dall’esigenza di profilare gli utenti. Inoltre, le carte fedeltà in verità hanno il preciso scopo di fidelizzare, appunto, i clienti e spingerli ad andare a fare la propria spesa sempre nello stesso punto vendita o negli altri store del medesimo brand. Dunque in realtà è un meccanismo che ci porta a spendere di più, pensando di risparmiare o di accumulare punti utili, e soprattutto a tornare sempre nello stesso supermercato.