TFR, se lo usi così la tua pensione raddoppia e la prendi pure prima: a 64 anni sei già pensionato e contento

TFR, se lo usi così la tua pensione raddoppia e la prendi pure prima: a 64 anni sei già pensionato e contento

Trattamento di fine rapporto e pensione (Canva) Adginforma.it

Trattamento di fine rapporto e pensione
Trattamento di fine rapporto e pensione (Canva) Adginforma.it

Come TFR può essere destinato ai fondi pensione per incrementare la tua pensione futura e non solo, scopri tutti i vantaggi.

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma accumulata durante il periodo di lavoro, che viene liquidata al termine del rapporto lavorativo. Tuttavia, anziché lasciarlo accantonato nell’azienda o destinarlo all’INPS, il lavoratore può scegliere di trasferire il proprio TFR ai fondi pensione.

Questa scelta, che da tempo è diventata automatica grazie al “silenzio assenso”, offre numerosi vantaggi in termini di rendimenti. Ma anche per quanto riguarda la pensione integrativa, contribuendo a garantire una pensione più adeguata rispetto al solo sistema pubblico.

Destinare il TFR ai fondi pensione: vantaggi e opportunità

Il sistema di previdenza complementare si inserisce come un secondo pilastro del sistema pensionistico, con l’obiettivo di integrare la pensione pubblica e offrire un futuro finanziario più sicuro al lavoratore. I fondi pensione sono destinati a raccogliere i risparmi previdenziali, inclusi i versamenti effettuati dal lavoratore e, nel caso dei dipendenti, anche dai datori di lavoro.

Una delle opzioni più vantaggiose per i lavoratori è quella di destinare il proprio Trattamento di Fine Rapporto (TFR) a un fondo pensione, una possibilità prevista dal Decreto Legislativo 252/2005. In tal modo, il lavoratore può contribuire ad aumentare la propria pensione futura e, allo stesso tempo, beneficiare di rendimenti più elevati rispetto alla rivalutazione tradizionale del TFR.

Trattamento di fine rapporto e pensione
Trattamento di fine rapporto e pensione (Canva) Adginforma.it

Benefici fiscali e accesso alla pensione anticipata

Quando il TFR viene lasciato presso l’azienda la sua rivalutazione avviene con un tasso misto, composto da una quota fissa dell’1,5% e una quota variabile legata all’inflazione ISTAT annuale. Tuttavia, i fondi pensione offrono rendimenti mediamente superiori, con un tasso che può raggiungere anche il 5% annuo, contribuendo così a un accrescimento più significativo del capitale accumulato. Questo meccanismo di crescita del capitale rappresenta una delle principali motivazioni per cui molti lavoratori scelgono di destinare il loro TFR ai fondi pensione. Inoltre, la tassazione sui fondi pensione è particolarmente favorevole: sugli investimenti in titoli di Stato si applica una tassazione del 12,5%, mentre su altre tipologie di investimento l’aliquota è del 20%. Questo permette di ottenere rendimenti netti superiori rispetto ad altre forme di investimento.

Destinare il TFR ai fondi pensione non solo porta a rendimenti più elevati, ma offre anche vantaggi fiscali significativi. In fase di liquidazione del fondo, le imposte possono essere ridotte fino al 9% per i lavoratori che hanno versato per almeno 15 anni. Inoltre, trasferire il TFR ai fondi pensione consente di accedere alla pensione anticipata a 64 anni, una possibilità che si concretizza se il lavoratore ha versato almeno 25 anni di contributi. Questo permette di ottenere una pensione complementare che può aiutare a raggiungere una soglia minima di reddito, spesso necessaria per garantirsi una vita serena dopo il termine della carriera lavorativa.