Truffa del ristorante, diffusa a macchia d’olio | Leggi il prezzo sul menù e poi alla cassa scopri la magagna
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Cena al ristorante - Adginforma.it (Fonte Pexels)
A chi non piace andare a cena al ristorante? Attenzione, però: se trascuri questi dettagli potresti ricevere una sorpresa amara in cassa, ecco come evitare le fregature.
Nonostante il carovita e la crisi martellante, concedersi ogni tanto una cena al ristorante (oppure nella propria trattoria di fiducia o, ancora, nella classica pizzeria sotto casa), resta una delle coccole cui gli italiani non riescono proprio a rinunciare.
E come potrebbe essere altrimenti? Il popolo italiano ha insista nella sua cultura la passione per il buon cibo, per la compagnia e la convivialità. Inoltre, la sola idea di mettere in pausa i grattacapi legati alla routine quotidiana, condividendo del tempo di qualità col partner o con gli amici, è una prospettiva che rinvigorisce immediatamente l’umore.
Per cui, diciamolo: andare a pranzo o cena fuori, e gustare manicaretti sfiziosi in un’atmosfera accogliente e rilassante, rappresenta un vero e proprio rito, sia nel weekend che durante le canoniche ferie estive e nelle gite fuoriporta.
Se però andiamo all’avventura e decidiamo di cimentarci nella scoperta di nuove locations, il rischio di incorrere in una clamorosa fregatura è sempre dietro l’angolo. Non si tratta di una truffa in senso stretto, ma piuttosto di un’accortezza che pochi si ricordano di attuare: scoprirai di cosa si tratta nel prossimo paragrafo!
Fregature al ristorante: come evitarle
Spesso, quando siamo in viaggio e decidiamo di soddisfare l’appetito in un nuovo ristorante, bistrot o, banalmente, persino in un fast food, ci facciamo attrarre non solo dall’aspetto estetico della struttura, ma anche dalle immagini spesso proposte nei rispettivi menù, cartacei o digitali. E, perché no, molti si affidano anche alle recensioni su Tripadvisor o su portali equivalenti, in modo da vagliare le opinioni dei clienti che hanno fatto precedentemente visita al locale.
Una volta individuata la location, però, occorre anche tenere a mente un altro fattore: Paese che vai, abitudini che trovi. In Italia, ad esempio, il prezzo indicato nel listino corrisponde a quanto verrà addebitato in cassa, se si esclude la tariffa per il coperto. All’estero, invece, potrebbero essere aggiunti al momento del totale alcuni oneri accessori che finiscono per pompare lo scontrino ben oltre la somma che ci si aspetta di pagare. Ecco, di preciso, in che Stati.
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Cena all’estero: ma quanto mi costi?
Iniziamo dagli Stati Uniti: qui le tasse di vendita sui piatti in listino variano a livello statale e locale, ma di certo il prezzo finale sarà sempre superiore a quello indicato sul menù. Idem in Canada, in Messico, in Giappone, a Taiwan, in Corea del Sud, in Thailandia, nelle Filippine e, dulcis in fundo, in Arabia Saudita.
Inoltre, occorre considerare la consuetudine delle mance, pratica che in Italia non ha mai preso piede, ma che in molti Paesi esteri costituisce la maggior fonte di introito per i camerieri e il personale di servizio nei ristoranti, bar e altre strutture ricettive. Le mance solitamente vengono calcolate sull’importo totale, e possono variare dal 10% fino al 20%, a seconda dello Stato in cui ci si trova. Ecco la lista di destinazioni, perciò, in cui ti conviene sfoderare anticipatamente la calcolatrice e il portafoglio: Stati Uniti, Canada, Messico, Argentina, Brasile, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, India e Sudafrica.